19 marzo, festa del papà o babbo
Forse non tutti sanno che la parola papà si usa solo dalla fine dell’Ottocento
- «Padre è la voce vera e nobile. Babbo è voce da fanciulli. Papà è una leziosaggine francese che suona nelle bocche di quegli sciocchi, i quali si pensano di mostrarsi più compiti scimmiottando gli stranieri». Non era tenero l’aggiornamento del Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana di Pietro Fanfani del 1865 con il termine papà. Quella leziosaggine francese è diventata usuale nella lingua italiana tanto che oggi si festeggia la festa del papà non quella del babbo, anche se ovviamente la festa vale che voi scegliate una o l’altra dicitura.Il primo termine, babbo, non si utilizza solo in Toscana, ma anche in Emilia-Romagna, in Umbria, nelle Marche e in Sardegna. Vale come papà, anzi è una forma autocotona, locale, mentre quella con la p è un francesismo, anche se antico come ricorda l’accademia della Crusca. Nel vocabolario ottocentesco non c’era papà. Padre era il termine nobile, babbo quello affettuoso dei bambini. Nel Novecento si inverte la tendenza: il papà prende il sopravvento e babbo diventa un regionalismo.Oggi è festa per tutti. L’idea è del secolo scorso quando si è voluto riconoscere il ruolo del padre come della madre e a comunicare con i propri padri.
LA PRIMA FESTA DEL PAPÀ
La festa si è aggiunta a quella già esistente della mamma all’inizio del 1900. Le origini sembrano documentate negli Stati Uniti. Il 19 luglio 1910 il governatore dello Stato di Washington proclamò il primo «Father’s Day» della nazione. Sonora Smart Dood, ispirata probabilmente da un sermone sentito alla festa della mamma dell’anno precedente, dedicò la festa al veterano di guerra William Jackson Smith, simbolo della figura paterna. Ancora prima, nel 1908, la causa della festa del papà era stata sostenuta da una chiesa della Virginia con un sermone in memoria di 362 uomini morti nel crollo di una miniera. Nel 1909 una donna cresciuta, insieme ai cinque fratelli, da un vedovo aveva già cercato di creare la ricorrenza.FESTA LAICA O RELIGIOSA?
«Solennità di San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia». Il Martirologio Romano, il libro che raccoglie il calendario liturgico e le feste religiose, e questo si legge per il 19 marzo. Da noi è la festa del papà, una festa laica che in altri paesi si festeggia la terza domenica di giugno.DA NOI IL 19 MARZO
Come in altri paesi di tradizione cattolica in Italia si è scelto il giorno di San Giuseppe, marito di Maria, l’uomo che crebbe Gesù, esempio di padre e marito modello, come data per la ricorrenza. San Giuseppe, secondo la tradizione, protegge anche gli orfani e le giovani nubili. Nella festività è tradizione in Sicilia invitare i poveri a pranzo. In zone diverse si fa coincidere questa ricorrenza con la fine dell’inverno. Fra i primi a festeggiare il santo in questa data ci sono stati i monaci benedettini nel 1030, i Servi di Maria nel 1324 e i francescani a partire dal 1399.DOLCE PAPÀ
Anche il dolce tipico della festa, la zeppola, raccoglie una tradizione biblica. L’origine è nella storia della fuga in Egitto. Per mantenere la famiglia in quel periodo Giuseppe dovette vendere frittelle.LE ALTRE DATE
La festa del papà è la terza domenica di giugno in molti paesi nel mondo, a partire dagli Usa. Estiva è la data di istituzione negli Stati Uniti e per questo è rimasta in giugno anche quando il presidente Lyndon Johnson l’ha proclamata festa nazionale nel 1966. In Russia è il 23 febbraio e i padri sono ricordati come difensori della patria. In Corea del Sud l’8 maggio è il giorno dei genitori. In Danimarca è il 5 giugno, giorno dedicato alla Costituzione. In Germania si festeggia nel giorno dell’Ascensione, 40 giorni dopo la Pasqua. Si chiama Männertag o Herrentag, giorno degli uomini. Molti paesi festeggiano in estate, ma si arriva fino a dicembre, il 5, in Thailandia, dove la festa coincide con il compleanno del defunto sovrano Rama IX, padre della nazione.