Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Museo ferroviario di Pietrarsa
di Gennaro Napoletano
Intorno, Pietrarsa blindata dalle prime ore del giorno: centinaia di poliziotti carabinieri e agenti della municipale presidiano tutta la zona punto chiusa al transito veicolare è pedonale via Pietrarsa, mentre agenti in assetto antisommossa tengono all’altro lato i curiosi. Acuni manifestanti appartenenti al gruppo Bros e Banchi Nuovi hanno inscenato una protesta all’ingresso del viale di accesso al museo: immediato l’intervento delle forze dell’ordine che li hanno allontanati. Alcuni manifestanti hanno anche posizionato uno striscione di fronte all’ingresso del viale che porta al museo di Pietrarsa su fondo bianco e la scritta rossa movimento di lotta Banchi Nuovi. La polizia ha identificato coloro che hanno posto lo striscione.
Assente il sindaco Luigi de Magistris che ha inviato un suo delegato. Presente invece il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il procuratore generale della Repubblica Luigi Riello, il procuratore aggiunto facente funzioni Nunzio Fragliasso è il presidente del tribunale Ettore Ferrara.
Non si conoscono ancora i dettagli della visita ma, secondo le prime indiscrezioni, il capo dello Stato è arivato a Napoli a bordo di un convoglio alta velocità Frecciarossa e, dalla stazione centrale,
ha proseguito per il museo di Pietrarsa con un treno speciale che probabilmente uno dei treni storici in dotazione al Museo che già effettuano periodicamente il servizio per tutti i visitatori, la motivazione è l’inaugurazione del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa a conclusione dell’opera di ristrutturazione del complesso dell’ex opificio borbonico. Il bellissimo museo, vanto della città di Napoli, è ospitato in un meraviglioso sito di architettura industriale che sono le officine dell’epoca borbonica. Il “Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive”, fu fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840 in occasione dell’avvio della prima ferrovia in Italia
ll Museo di Pietrarsa è un sito stupendo: si trova sul mare, al corso San Giovanni quasi a Portici, ed è ospitato in quello che era il “Reale Opificio” che a quei tempi era qualcosa di unico e di innovativo tanto che fu visitato nel 1845 dallo Zar Nicola I di Russia che lo fece riprodurre nel complesso industriale di Kronstadt in costruzione nel suo paese. Nel 1849 fu addirittura visitato da Papa Pio IX e nel 1853 con quasi 700 operai era il primo nucleo industriale nella penisola italiana. Oggi per la ricchezza dei materiali conservati è uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa. Tra le tante locomotive c’è la mitica locomotiva Bayard e le carrozze che furono utilizzate lungo la linea Napoli-Portici, e cioè la prima ferrovia d’Italia, ma anche le carrorre dei Re d’Italia e tante altre preziose carrozze e locomotive. A disposizione dei visitatori sono presenti guide per illustrare percorsi e contenuti del museo.
di Gennaro Napoletano