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IL CAPITOLO ELETTIVO DEI FRATI MINORI;Fra Carlo Maria D’Amodio il nuovo padre provinciale.

 

di Lucia Antinucci

I Frati Minori della Provincia Napoletana del S. Cuore di Gesù, riuniti in Capitolo presso il ‘Centro don Giustino’ di Pianura a Napoli, con la presidenza del Visitatore Generale Fra Livio Crisci, lunedì 27 giugno, hanno scelto Fra Carlo Maria D’Amodio, 49 anni,  quale Ministro Provinciale per il sessennio 2016-2022, succedendo nell’incarico a Fra Agostino Esposito. Fra Carlo D’Amodio,

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definito il sammaritano, è noto per il suo impegno pastorale nel sociale e per il suo ruolo di formatore dei novizi dei frati. Martedì 28 giugno è stato poi eletto come Vicario Provinciale Fra Antonio Sannino. Mercoledì 29 giugno sono stati eletti i frati Definitori Provinciali: Fra Adriano Pannozzo, Fra Michele Santoro, Fra Vincenzo Palumbo, Fra Giuseppe Sorrentino. Concluso il Capitolo, venerdì 1 giugno, comincerà il lavoro del neo Ministro provinciale con i frati Definitori, per concretizzare le istanze che sono emerse dall’assemblea capitolare, e per definire il nuovo assetto delle varie fraternità conventuali. Fra Vincenzo Palumbo, Def. Prov. Fra Giuseppe Sorrentino, Def. Prov.

Il Capitolo, che ha luogo ogni tre anni, è il momento in cui i frati, attraverso i delegati da loro eletti, si confrontano sui problemi dell’Ordine Francescano, alla luce della Parola di Dio, della Regola e Costituzioni, dei Documenti della Chiesa. Il Capitolo è un momento forte di rinnovamento, in base anche alle esigenze della Chiesa attuale ed alle problematiche della società, nella fedeltà al carisma francescano. Le elezioni, che si tengono ogni sei anni, sono soltanto il momento conclusivo del processo capitolare che è lungo e complesso, e comincia con la consultazione della base attraverso delle piste di riflessione per i singoli frati e per le fraternità conventuali, dell’incontro del Frate Visitatore generale con le varie realtà parrocchiali, i vari gruppi e settori, nonché la Gioventù Francescana e l’Ordine Francescano Secolare, per accogliere anche le loro istanze, che diventano oggetto di discussione in fase capitolare. Anche per le fraternità conventuali si tengono mensilmente i Capitoli di fraternità per una revisione e progettazione locale.

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Tutto ciò dimostra come il carisma del Poverello di Assisi, al quale il Signore donò dei fratelli, che viene portato avanti ancora oggi dai frati, nonostante le inevitabili fragilità, è quello dell’incontro, del dialogo, del discernimento, della misericordia, per realizzare l’unità nella diversità, la comunione ecclesiale senza la mortificazione dei carismi e dei talenti dei singoli, che sono un dono dello Spirito Santo per il bene della fraternità e della Chiesa e per la testimonianza nella società.

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Pontificia università “San Tommaso d’Aquino”

 

                                                           Lucia Antinucci

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