Società

Afragola (Na); Non siamo tutti “baciamano”

Di Gennaro Napoletano

Giulia, 19 anni, ogni mattina, prende l’autobus in piazza Gianturco Afragola, frequenta la facolta di Comunicazione della Federico II Napoli; Lei crede nei valori di un informazione libera come detta L’articolo 21 della nostra Costituzione, vuole fare la giornalista, è stanca della sottocultura , dell’omertà, del suo quartiere, e del silenzio della sua parrocchia nei confronti dei veri poveri e delle tante donne umiliate ogni giorno nella penombra della “chiesa domestica”.

Francesco 25 anni, diplomato in elettronica, La mattina prestissimo, con il suo camioncino, parte per la capitale, vende rotoloni di carta.

Luigi, 48 anni, licenziato, da una grande fabbrica del comprensorio, anch’egli la mattina presto, con il suo mezzo parte direzione autostrada verso Firenze, vende Mozzarelle ai ristorandi.

Biagio, 24 anni, fa il militare a Genova, torna il  venerdi.

Anna,, 39 anni, separata da 3 anni , due bambini, il marito giocava tutto lo stipendio al gioco in una tabaccheria del centro storico, la mattina prende l’autobus, accudisce una anziana signora del Vomero,  La sua mamma custodisce i suoi bambini al rientro dalla scuola.

Gianluca 22 anni, il solito pulman per la zona ospedaliera, frequenta il 2 anno di Infermieristica spesso si incontra con la sua ragazza Mena che fa Biotecnologia, sperano in un mega concorso nella sanita campana.

Gennaro, 58° annim crede ancora alla libertà dell’informazione, scrive sui i tanti problemi e criticità della sua Afragola, ricercando le tante cose belle che la sua Città possiede, vuole creare una TV per dare una giusta “risonanza” mediatica a quello che fa.

Antonio 48 anni, è un artista Folk, pensa che la musica possa essere motivo di riscatto culturale e sociale per chi vive in un quartiere povero.

Questi sono solo una piccola parte degli Afragolesi che credono nei valori della giustizia e nelle norme sociali. Per chi non conosce la storia , Afragola è una delle poche CITTA’ che si è costituita dicendo no alla camorra e ai prepotenti di una volta,   L’autocritica è giusto che si faccia: da noi di balordi e capapazz ce ne sono, forse anche qualcuno di troppo, ma passare tutti per dei “baciamano” è qualcosa che non accettiamo, per quanto mi riguarda l’unico baciamano che accettiamo è quello verso una gentil signora come segno di ammirazione ed educazione. La denigrazione mediatica di alcuni che fanno dell’informazione una questione di scoop senza una accurata analisi del fenomeno, noi la rigettiamo e condanniamo, non si può offendere tante persone, anche se fossero uno solo, che meritano rispetto per la loro dignità di persone umane. Afragola non è un popolo di baciamano.

Gennaro Napoletano

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